Scandiscono la vita
come una ruota
le emozioni nostre terrene.
Eterno è il giro loro
ed è proprio quando raggiungiamo l'apice
della sua salita
che possiamo osservarne l'esistenza
nelle sue frastagliate sfumature.
Proviamo rabbia
quando il clima nei dintorni ci infastidisce,
quando tormentata diventa
l'anima più pacifica
e la quiete pare gradualmente sempre più remota.
Proviamo anche gioia
quando rispondiamo ad un saluto
con un semplice sorriso,
quando viviamo ogni attimo con leggerezza
un po' come se avessimo le ali per spiccare in volo
verso l'eternità.
E la tristezza, compagna tormentata,
che volge i pensieri nostri al negativo,
che fa piovere lacrime
come le gocce di un temporale
scese dagli occhi del cielo celeste.
E sorge spesso la paura,
nemica impassibile,
che con la presenza sua
porge brividi alle braccia
e le avvolge in un abbraccio di irrequietezza inerme.
Ed è quando si conclude la tempesta più violenta
che si assapora quel mite cenno di serenità
anche quando a stento la si riconosce.
E la speranza a quel punto avvolge il nostro domani
che spensierato si mostra
e ci fa continuare il nostro cammino
formato da passi che a stento riusciamo a contare.
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