Il valore del volontariato

Volontariato

Scegliere di fare attività di volontariato non è una strada facile. Richiede sacrificio, impegno e tempo proprio "sacrificato" a se stessi per donarlo agli altri soprattutto in questi tempi dove la società in cui viviamo sembra essere caratterizzata da atteggiamenti volti a valorizzare maggiormente l'egoismo e l'aggressività. Credo che offrire il proprio tempo e la propria disponibilità gratuitamente per il bene del prossimo sia la più bella qualità che può offrire un essere umano.

Il tema del volontariato è di vitale importanza e ritengo una priorità portarlo dentro alle scuole, non solo come spazio e strumento della didattica. L'attività del volontariato tra i giovani è fondamento dell'educazione: apre la mente, stimola al dialogo, porta ad una profonda riflessione e soprattutto sviluppa l'empatia verso chi non è fortunato come noi. Provare e confrontarsi nell'esperienza del volontariato per i giovani è importante per la propria crescita, per aprirsi al mondo e imparare a mettersi nei panni dell'altro, perché solo l'educazione alla solidarietà può superare l'emarginazione.

Veronica Campana
Assessore al Volontariato
Comune di Castelvetro


Fare volontariato significa mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri senza desiderare nulla in cambio, a volte può essere pagante anche solo un sorriso da parte di coloro che stai aiutando. Per alcuni, fare volontariato è una scelta di vita, per altri una vocazione, per me è un modo per dare qualcosa, non solo agli altri ma soprattutto a me stesso: "Eh sì, sono egoista - sorride - Sono felicemente pensionato da un anno e ciò mi dà l'opportunità di dedicare più tempo al volontariato"

Sandro Vacondio
Associazione Magicamente Liberi
Savignano sul Panaro


Il volontariato ha una missione specifica che lo caratterizza e lo differenzia da ogni altra espressione del Terzo settore: il dono come gratuità.

È necessario distinguere tra dono e donazione: perché se il valore della donazione equivale al valore dell'oggetto donato, sia esso denaro, una casa o un terreno, il valore del dono è quello di una relazione interpersonale, di un "io" che entra in contatto con un "tu" in condizione di bisogno fisico o economico: un "io" che fa percepire a un "tu" il calore della vicinanza e dell'ascolto.

Attenzione: il volontario non pratica la compassione ma la consolazione nel suo significato originario di "non lasciare da solo l'altro". E se tutti gli esseri viventi sono in grado di compatire, l'essere umano è l'unico che sa consolare, perchè in grado di riconoscere pienamente l'altro. Lo disse Seneca 2000 anni fa, è giusto ribadirlo ancora oggi: se scompare l'azione volontaria la società regredisce. Perchè il volontariato crea amicizia civile, ed è alla portata di tutti, ricchi e poveri.

Non solo, il volontariato realizza le condizioni per il concretizzarsi del principio di reciprocità: un volontario che dà, al contempo riceve indietro tantissimo, diversamente da quando accade, per esempio, con la donazione, dove c'è qualcuno che dona e qualcun'altro che riceve. Inoltre, prestare ascolto a una persona in difficoltà oggi, potrebbe aiutarmi ad affrontare un problema domani.

Il dono permette di uscire dall'isolamento che contraddistingue la nostra società aiutandoci a costruire relazioni vere perchè non strumentali; ci offre una via per dare un contributo reale alla costruzione del bene comune così che possiamo sentirci veramente cittadini.

Prof. Stefano Zamagni
economista
già Presidente dell'Agenzia per il Terzo Settore
Presidente Onorario della Fondazione Italia per il dono Onlus


VIDEO: Il Ballo Del Volontariato

Questo è «Il ballo del volontario» e in pista si scatenano le tante anime dell'associazionismo: tiene il ritmo chi guida l'ambulanza e chi promuove la donazione del sangue, prende parte alla danza chi si prende cura degli animali e incrocia i passi anche chi lavora per spegnere gli incendi e chi sta vicino alle persone anziane. Non può non strappare un sorriso il nuovo video musicale realizzato dal cantante e web influencer Lorenzo Baglioni e il sorriso potrà forse liberare quell'energia capace di spingere i più giovani a sperimentarsi, a entrare nell'età adulta attraverso l'impegno in una delle attività che fanno del bene alla società. Ci scommette il Cesvot che promuove il progetto «Young Energy», in collaborazione con Regione Toscana-GiovaniSì e Dipartimento Gioventù del Servizio Civile Nazionale.

Il video di Baglioni, uno spot simpatico e divertente, nasce per aiutare le associazioni a trovare nuovi giovani volontari.

«Quando si possono legare musica e comicità a un messaggio così bello e importante come questo, tutto diventa molto stimolante, soprattutto in fase creativa – ha dichiarato Lorenzo Baglioni -. È stata un po' una sfida: provare a parlare di volontariato ma in una maniera che non fosse necessariamente quella canonica, così da poter arrivare ai veri destinatari del messaggio e non solo a chi vive quotidianamente il mondo del volontariato. Ci abbiamo provato, con mio fratello Michele che è coautore dell’idea e della canzone, non so se ci siamo riusciti, ma sicuramente siamo molto soddisfatti del percorso che abbiamo fatto insieme a Cesvot e a tutti i volontari che si sono prestati a «giocare» con noi per la realizzazione di questo video. Speriamo che questo possa avvicinare tante persone al mondo del volontariato».

Il messaggio di Cesvot si rivolge in prima battuta a quelle migliaia di ragazzi che non studiano e non lavorano; in Italia i cosiddetti Neet*** sono 2 milioni e mezzo, il 22 per cento dei giovani tra i 15 e i 24 anni. E mentre «Il ballo del volontario» rimbalza sui social, il Cesvot continua la sua attività di orientamento e promozione per far conoscere meglio alle nuove generazioni le opportunità offerte dal mondo del volontariato. Le associazioni rappresentano quei luoghi collettivi e di senso nei quali i ragazzi possono sperimentare in modo attivo l'inserimento nella vita adulta grazie alla prossimità del volontariato con la vita quotidiana delle persone e per le sua capacità di instaurare dialoghi comunicativi semplici, ma densi di contenuti.

*** (è l'acronimo inglese di Young people Neither in Employment nor in Education or Training, o anche "Not (engaged) in Education, Employment or Training", indica persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione)

Redazione Toscana Oggi
Settembre 2017


A questo punto qualcuno mi chiederà ma cosa è per te il volontariato?

Dopo aver chiuso la mia attività di erboristeria ed essere stata dichiarata invalida al 100% con indennità di accompagnamento (malato grave non autosufficiente con inabilità lavorativa) mi sono varie volte chiesta cosa ne sarebbe stato della mia vita futura?!?

L'equipe del CSM che mi seguiva, mi aveva proposto di partecipare a dei gruppi riabilitativi per evitare di stare troppo da sola mentre mio marito era a lavorare. Il gruppo maglia era una vera angoscia mentre il gruppo del venerdì (gruppo benessere) era più vicino al mio mondo. Tutti gli argomenti di cui parlavano erano a me conosciutissimi, non avrei avuto paura di tenere il gruppo completamente da sola...

Molto spesso gli infermieri che conducevano il gruppo venivano chiamati per delle urgenze, perché dovevano andare in accettazione....
"Rossella per favore puoi leggere perché è utile questa pianta mentre io mi allontano un attimo?"
"Hai qualche idea su cosa trattare la prossima settimana perché noi siamo molto occupati?"
"Certamente, volentieri..."

E così da utente fruitore di un servizio sono diventata, una persona con delle risorse da poter mettere al servizio di altri utenti come me. Da qui poi l'incontro con il Social Point, la scoperta dell'Auto-Mutuo.Aiuto e l'incontro con l'Associazione.

Ma il volontariato significa aiutare gli altri o aiutare se stessi? Secondo me, vince sicuramente la seconda...
Aiutare gli altri ha significato e significa tuttora sentire esaudito un desiderio che avevo fin da quando ero piccola: "essere madre". In che senso direte voi?

Ho cercato in tutti in modi nella mia vita di avere figli anche solo diventare genitori affidatari durante i week-end.....ma non era possibile.....purtroppo un disagio psichico ti preclude molte strade... eppure non ci crederete ma, in questi anni di volontariato affiancata sempre da Angelo, mio marito, ho capito che si può essere genitori senza aver partorito nessun figlio.

Aiutare gli altri, esserci nei momenti del bisogno ci ha dato (spero di parlare anche a nome di mio marito), come coppia tanta carica e ha affievolito in me quella mancanza che mi perseguitava da tanti anni.

Ecco cosa è per me il volontariato!

La Lumaca Ross

About Author

Dopo un percorso di recovery iniziato nel 2015 ho cercato di utilizzare la mia esperienza di vita, per aiutare altre persone che con me condividevano una storia di disagio psichico. In questi quasi 25 anni di frequenza dei luoghi della Salute Mentale di strada ne ho fatta e ho, perciò, deciso di frequentare dei corsi che mi permettessero di specializzarmi su questi temi. Sono diventata facilitatore di un gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto per utenti sul disagio psichico e un Esperto in Supporto tra Pari (ESP).

Nella mia vita precedente ero una farmacista specializzata in fitoterapia e Piante officinali. Ho avuto un erboristeria a Modena per 12 anni. Quindi, per passione mi diletto a scrivere articoli sulle piante, a fare corsi sui Fiori di Bach...Vorrei utilizzare questo mio bagaglio per tenere una rubrica intitolata: "L'angolo dell'erborista" sul bog delle Ciliegie Atipiche.

Perchè Lumaca Ross come nick-name?

La lentezza ha caratterizzato tutta la mia vita. Già dalle elementari tutti mi prendevano in giro per questa mia "qualità". Quando andando a Baggiovara per una visita dalla mia neurologa "preferita" ho visto che l'AISM (Associazione-Italiana-Sclerosi-Multipla) aveva fatto dei peluche per finanziare la ricerca ho subito notato una lumachina bellissima con le antenne. È stato amore a prima vista. E da qui la lumaca Ross.

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