Il 10 ottobre 2018, in occasione della 23° Giornata Mondiale della Salute Mentale, la star statunitense ha pubblicato una toccante lettera trattante il tema della salute mentale sul sito del giornale The Guardian, volta a sensibilizzare le persone su un argomento molto delicato, spesso trattato superficialmente, stigmatizzato e sottovalutato
È un periodo d’oro per Lady Gaga, il suo debutto cinematografico con il film A star is born si sta già rivelando un successo, ma la star di origini italiane ha deciso di sfruttare questa grande visibilità per trasmettere un importante messaggio, una lettera scritta a quattro mani insieme al presidente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus. Insieme le due personalità implorano “i governi e l’industria di mettere la salute mentale in cima alla loro lista di priorità da risolvere".
La lettera si apre con una frase scioccante ma che rappresenta la triste realtà:
"Quando avrai finito di leggere questo, almeno sei persone si saranno uccise in tutto il mondo."
"Quelle sei sono una piccola frazione delle 800.000 persone che si uccideranno quest’anno", più della popolazione di Washington DC, Oslo o Città del Capo (il suicidio risulta essere una delle principali cause di morte tra i giovani a livello globale tra i 15 e i 29 anni)
Lady Gaga prosegue citando due tra le perdite che hanno fatto più scalpore negli ultimi mesi, ovvero Anthony Bourdain, cuoco e scrittore che aveva una relazione con Asia Argento, e Kate Spade, stilista e imprenditrice e ha ricordato ai lettori:
"Sono tutti figli e figlie, amici o colleghi, amati membri delle nostre famiglie e comunità” e per questo motivo non bisogna abbandonarle a loro stessi.
E ha continuato: “Il suicidio è il sintomo più estremo e visibile di un’emergenza di salute mentale più ampia e finora non siamo riusciti a occuparcene adeguatamente.
La stigmatizzazione sociale, la paura e la mancanza di comprensione aggravano la sofferenza di coloro che ne sono colpiti e impediscono l’azione coraggiosa di cui c’è disperatamente bisogno da troppo tempo.
E continua: “Eppure, nonostante si tratti di un problema universale, ancora abbiamo difficoltà a parlarne apertamente o a offrire terapie e risorse adeguate. Nelle famiglie e comunità spesso rimaniamo in silenzio per colpa della vergogna, secondo la quale chi ha malattie mentali è una persona con minor valore oppure colpevole della propria sofferenza”.
Invece di trattare chi combatte con questi problemi con la compassione che offriremmo a chi ha una ferita o una malattia, li ostracizziamo, incolpiamo e condanniamo.
La lettera prosegue: “In troppi luoghi i servizi di supporto non esistono e coloro che hanno patologie trattabili vengono criminalizzati - letteralmente incatenati in condizioni disumane, tagliati fuori dal resto della società senza speranza".
Destabilizzanti i dati che rivelano quanta poca attenzione ricevano le malattie mentali, quanto poco interesse vi sia al riguardo:
Attualmente la salute mentale riceve meno dell’1% degli aiuti globali. I finanziamenti nazionali su prevenzione, promozione e trattamento sono altrettanto bassi. Al momento, ogni nazione del mondo è un paese in “via di sviluppo” in merito alla salute mentale.
La lettera si conclude con una lista di statistiche agghiacciante e con un interrogativo che suona come una condanna dell’indifferenza: “800 mila persone si uccidono ogni anno. Cosa possiamo fare?”.
Lady G. invia però un messaggio di speranza ed esorta ad aiutare coloro che sono affetti da disagio psichico o lo saranno in futuro, anche noi possiamo contribuire attivamente per affrontare questo problema.
Tutti possiamo aiutare a costruire comunità che comprendano, rispettino e diano priorità al benessere mentale. Tutti noi possiamo imparare come offrire supporto alle persone care che attraversano un momento difficile.
E tutti possiamo far parte di un nuovo movimento – incluse le persone che hanno affrontato personalmente la malattia mentale – per chiedere ai governi e all’industria di mettere la salute mentale al primo posto nel loro programma.
Parole che fanno riflettere quelle di Lady G. e del dottore Ghebreyesus, che dimostrano come il problema non sia così distante da noi come sembra (è molto probabile che uno su quattro di noi dovrà affrontare una condizione di salute mentale ad un certo punto della propria vita, e se non siamo direttamente interessati, è probabile che lo sia qualcuno a cui teniamo) e come sia necessario combattere la poca consapevolezza.
Lady Gaga ha parlato spesso della sua personale lotta con problemi di salute mentale, sfruttando la sua ampia popolarità per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo una tematica così importante e universale e anche di recente ha raccontato del trauma vissuto a seguito di una violenza sessuale subita quando era ancora una ragazzina: “Per questo ho confessato di soffrire di disturbo post traumatico da stress, perché non voglio nascondermi - non più di quanto già non debba”.
Non abbiate mai paura a chiedere aiuto.
Spesso nelle sue canzoni parla di depressione, patologie mentali e suicidi nella speranza di evidenziare l’importanza di trovare una soluzione ad un problema che causa la morte di 800 mila persone ogni anno.
Voi eravate a conoscenza di questi dati e della gravità della situazione a livello mondiale?
Pensate che la voce di personaggi influenti come Lady Gaga possa contribuire a dare una svolta significativa in modo tale che questi argomenti non siano più considerati tabù?
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